Ogni essere umano vive ricercando un equilibrio precario che si crea bilanciando i mille aspetti contrapporti di una realtà mutevole ed in continua evoluzione. Il bianco e il nero, simboli di questa crescita, rappresentano lo stato di assoluta contrarietà prevista in natura e lo sviluppo dei due estremi come parti opposte di una stessa medaglia che si fronteggiano, si ostacolano a vicenda ed infine, si fondono in una perfetta relazione dialettica che le rende meno vulnerabili spronandone appunto l’evoluzione.
Ognuno di noi, nel nostro piccolo, cerca e mira a ciò che ci completa; persino le persone che scegliamo per noi stessi non sono che tasselli mancanti nel nostro quadro personale. Ci leghiamo indissolubilmente a chi amiamo in una relazione che, come il bianco e il nero, si contrasta e si rinforza, si conosce e si respinge, nasce e poi muore, e poi rinasce.
Buio e luce, crescita e regressione, vita e morte, sogno e incubo, espressione e silenzio, amore e odio, assenza e presenza.
Per ogni aspetto della vita, milioni di contrasti determinanti per un equilibrio che protegge la vita in se stessa.
Senza di essi, nulla avrebbe senso.
Perché quello in cui viviamo è un mondo dove senza l’odio non riconosci l’amore, senza il buio non vedi la luce, senza la paura non conosci la protezione, senza la rabbia, la depressione, l’angoscia, non conoscerai mai la serenità, la felicità.
Un mondo dove il bianco e il nero diventano l’essenza della vita stessa.
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